Physical Object
Inferno VOL 1-3 (Serie tridimensionale)
- Titolo
- Inferno VOL 1-3 (Serie tridimensionale)
- Artista / autore
- Kazumasa Chiba
- Data
- 2011–2018
- Tecnica / supporto
- Pietra, argilla, pittura acrilica
- Descrizione
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La serie di sculture realizzate da Kazumasa Chiba tra il 2011 e il 2018 costituisce un percorso che traduce in forma plastica immagini e figure dell’Inferno dantesco, intrecciandole a eventi storici e memorie traumatiche della contemporaneità.
Il ciclo si apre con Dante Chiba (2011), rappresentazione dell’ingresso del protagonista all’Inferno, concepito come un’apparizione improvvisa e destabilizzante. A guidarlo è Virgilio (2011), reinterpretato dall’artista come una figura armata – la pistola diventa simbolo della necessità di difendersi in un viaggio verso un luogo di estrema pericolosità.
Il paesaggio infernale è popolato da presenze mitiche e reali. Cerbero (2011) appare nella sua forza animalesca e incontenibile, mentre Bin Laden, peccatore (2011) e Shoko Asahara, prigioniero nel braccio della morte (2011) incarnano figure responsabili di violenze e attentati che hanno segnato la storia recente: il primo legato agli attacchi dell’11 settembre 2001 a New York, il secondo all’attacco con gas sarin nella metropolitana di Tokyo del 20 marzo 1995.
La violenza sociale e urbana è evocata in American gang BLOODS & CRIPS (2011), dove lo scontro armato tra bande rivali viene fissato in forma scultorea, e in Un ragazzo che uccise ragazzi e ragazze – incidente di accoltellamento continuo a Kobe (2013), che rimanda a un fatto di cronaca giapponese, rappresentando la brutalità dell’omicidio giovanile.
Il ciclo si apre anche a figure simboliche e trascendenti. In Tristo Mietitore (2014), un dio della morte a cavallo brandisce la falce, presenza non dantesca ma inserita come emblema universale della fine. A contrasto, San Michele (2013) discende dal regno celeste, punendo con la spada chi ha commesso gravi colpe.
L’eco della Divina Commedia riaffiora con Vento nero / Black Wind (2018), ispirato al secondo cerchio infernale, dove i lussuriosi sono travolti da una tempesta impetuosa, e con le Porte dell’Inferno (2013), che rielaborano l’immaginario dantesco attraverso il confronto con la celebre e omonima opera di Rodin.
Il percorso si conclude con 44 Magnum (2018), scultura di un’arma da fuoco resa come emblema della violenza assoluta, testimonianza di come l’Inferno non sia soltanto una dimensione letteraria o mitica, ma una realtà che continua a manifestarsi nel nostro presente.
Di seguito un quadro schematico delle opere sopra presentate con relative caratteristiche plastiche:
1. Dante Chiba (2011)
40 × 25 × 13,5 cm | polvere di pietra, argilla, pittura acrilica
Rappresenta l’ingresso di Dante Chiba all’Inferno, concepito come un momento di sorpresa e disorientamento. La figura è resa come un “elefante inciso su sé stesso”.
2. Virgilio, guida dell’Inferno (2011)
14 × 90 × 14 cm | materiali misti
L’artista propone una propria visione di Virgilio: armato di pistola, simbolo della pericolosità e della durezza del viaggio che si appresta a compiere insieme a Dante Chiba.
3. Cerbero (2011)
17 × 30 × 25 cm | materiali misti
Scultura che interpreta la furia e la potenza del Cerbero, realizzata su disegno originale dell’artista.
4. Bin Laden, peccatore (2011)
20 × 9 × 12 cm | materiali misti
Figura simbolica legata agli attentati terroristici dell’11 settembre, modellata a partire da immagini reperite in riviste e archivi online.
5. Shoko Asahara, prigioniero nel braccio della morte (2011)
25 × 16 × 10 cm | materiali misti
Ritratto del fondatore della setta Aum Shinrikyō, responsabile dell’attacco con gas sarin nella metropolitana di Tokyo. L’opera allude anche alla sua pretesa di poter levitare durante la pratica dello zazen.
6. American gang BLOODS & CRIPS (2011)
Rosso 7 × 17 × 7 cm | Rosso 6 × 16 × 8 cm | materiali misti
La scultura raffigura lo scontro armato tra le due bande rivali statunitensi, colte nell’atto di spararsi da un’automobile.
7. Un ragazzo che uccise ragazzi e ragazze – incidente di accoltellamento continuo a Kobe (2013)
19 × 15 × 25 cm | materiali misti
Rappresenta la scena in cui l’autore del crimine decapita una delle sue vittime con una sega, osservando poi il corpo.
8. Tristo Mietitore (2014)
40 × 31 × 14 cm | polvere di argilla, pittura acrilica
Figura del dio della morte a cavallo, armato di falce. Assente nella Divina Commedia, il Mietitore è introdotto come simbolo universale che accompagna la morte.
9. San Michele (2013)
20 × 20 × 40 cm | polvere di argilla, pittura acrilica
L’arcangelo discende dal regno celeste per punire un crimine e, brandendo la spada, sconfigge il colpevole.
10. Vento nero / Black Wind (2018)
17 × 20 × 30 cm | polvere di argilla, pittura acrilica
Ispirato al secondo cerchio dantesco, raffigura la tempesta che travolge i lussuriosi, dominati dai desideri carnali.
11. Porte dell’Inferno (2013)
35 × 50 × 25 cm | polvere di argilla, pittura acrilica
Rielaborazione scultorea ispirata alla celebre Porte de l’Enfer di Auguste Rodin.
12. 44 Magnum (2018)
40 × 15 × 35 cm | polvere di argilla, pittura acrilica
Scultura di una potente arma da fuoco, rappresentata come emblema di terrore e distruzione. - Oggetto
- Inferno dantesco; figure sacre; soggetti contemporanei
- Media
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- Hierarchies
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Output
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