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Titolo
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Castlevania: Dawn of Sorrow
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Anno di uscita
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2005
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Contenuto e riferimenti a Dante
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Sviluppato e pubblicato da Konami, Castlevania: Dawn of Sorrow (城ドラキュラ 蒼月の十字架, Akuma jō Dorakyura: Sōgetsu no jūjika) è uscito in Giappone il 25 agosto 2005 ed è il primo titolo della serie per Nintendo DS. Il gioco segue direttamente gli eventi narrati in Aria of Sorrow per Game Boy Advance, continuando la storia di Soma Cruz, reincarnazione di Dracula. Insieme ai suoi alleati – Mina Hakuba, Genya Arikado, Julius Belmont, Yoko Belnades e Hammer – Soma affronta la minaccia rappresentata da un culto guidato da Celia Fortner, il cui obiettivo è ucciderlo per liberare l’anima di Dracula.
Il gioco si basa sull’esplorazione progressiva e non lineare, arricchita da potenziamenti, nemici demoniaci e ambientazioni gotiche.
Tra i personaggi affrontabili, compare Barbariccia, un demone viola armato di una lancia a due punte. Si tratta di un nemico agile e pericoloso, che combatte mantenendo la distanza dal giocatore e colpisce con attacchi improvvisi. Sconfiggendolo, Soma Cruz ottiene la sua soul ability, una delle meccaniche centrali del gioco, che gli consente di trasformarsi in un demone particolarmente potente, rafforzando così le sue capacità offensive.
Il nome Barbariccia non è casuale, ma proviene direttamente dall’Inferno di Dante Alighieri. Nella Divina Commedia, Barbariccia è uno dei diavoli della scorta dei Malebranche, incontrati da Dante nel ventunesimo canto dell’Inferno nell’ottavo cerchio dove sono puniti i barattieri. Si tratta di una figura grottesca rappresentata in modo severo e comicamente minaccioso che cerca di mantenere l’ordine tra i suoi compagni infernali.
Nel contesto di Dawn of Sorrow, la trasposizione è libera e più estetica che filologica: il nome viene usato per caratterizzare un demone combattente, senza riprendere in modo diretto le funzioni o i tratti narrativi del personaggio descritto da Dante. Tuttavia, il riferimento dantesco è evidente e dimostra come la serie Castlevania attinga alla tradizione letteraria per arricchire il proprio immaginario fantastico. L’inferno medievale della Commedia diventa così uno sfondo simbolico, evocato attraverso nomi, figure e atmosfere, che il gioco rielabora in chiave action e dark fantasy. La presenza di Barbariccia nel gioco rappresenta pertanto un chiaro esempio di riuso culturale: un personaggio nato nella satira morale di Dante viene ricontestualizzato all’interno di un universo videoludico, mantenendo un legame riconoscibile ma non letterale con la sua origine.