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Titolo
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Saigo no Restaurant Dante
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Mangaka / Studio
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Michihiko Touei
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Titolo originale
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最後のレストラン Dante
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Data
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2024-04-26
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Sinossi e Riferimenti Danteschi
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Saigo no Restaurant Dante (最後のレストラン Dante), ideato da Michihiko Touei e pubblicato a partire dal 26 aprile 2024, narra di un ristorante che accogliere uomini e donne illustri del passato – eroi, regine, condottieri – che, giunti al termine della loro vita, assaporano un’ultima cena. Ogni portata è curata nei minimi dettagli, scelta per onorare le gesta e le aspirazioni di ciascun commensale, donando loro il conforto indispensabile per il trapasso finale. Attraverso dialoghi immersi in delicate riflessioni e un pizzico d’ironia, il racconto fonde gastronomia raffinata e commiato spirituale. La cena diventa, così, simbolo di addio, memoria e umanità.
Nonostante la scelta di chiamare “Dante” il ristorante – vero protagonista di questo manga – possa apparire inizialmente come un semplice omaggio culturale alla tradizione gastronomica italiana, essa rivela in realtà una stratificazione simbolica più profonda. L’allusione al poeta fiorentino non si esaurisce nella superficie evocativa, ma si intreccia con le dinamiche più intime della narrazione. A conferma di ciò, le copertine dei primi due volumi pubblicati presentano un riferimento iconografico esplicito. Posta in secondo piana campeggia, infatti, La Porte de l’Enfer di Auguste Rodin, opera ispirata alla Divina Commedia e, in particolare, alla cantica infernale. Questo dettaglio visivo non è casuale, ma suggerisce un significato liminale in cui il ristorante non si configura più come luogo inerte ma diviene invece uno spazio di passaggio, un confine tra il mondo dei vivi e quello dei defunti. Esplicito omaggio dantesco è anche la libera reinterpretazione del dipinto di Domenico di Michelino che raffigura Dante, oggi conservato nel Duomo di Firenze, che appare nel primo volume del manga. Nella pubblicità che al manga è stata fatta sulle pagine di Comic Bunch Kai viene inoltre riportata un’illustrazione in cui è raffigurato un mostro che ricorda, nell’atto di maciullare il corpo di un uomo, il Lucifero dantesco.
Il richiamo a Dante assume pertanto un valore simbolico potente, inscrivendo l’intera esperienza culinaria nella dimensione del commiato e della riflessione esistenziale. Ogni personaggio storico, giunto al proprio epilogo terreno, si confronta con un’ultima cena che è al contempo un rito di passaggio, un atto finale che celebra la memoria attraverso il gusto, prima del definitivo congedo.
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Lingua
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Giapponese