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Titolo
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[TGL A100:1774] Dante con l’espositioni di Christoforo Landino, et d’Alessandro Vellutello, In Venetia, Appresso Giovambattista, Marchiò Sessa, & Fratelli, 1578
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Editore
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Giovan Battista Sessa e fratelli
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Data di pubblicazione
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1578
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Titolare dei diritti
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© Tokyo General Library
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Identificativo
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TGL A100:1774
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Descrizione
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Descrizione fisica
28, 392 [i.e. 396] f.: ill.; fol. Tra i ff. 163 e 164 si trovano quattro fogli non numerati contenenti la «Descrittione del Purgatorio di M. Alessandro Vellutelli».
Consistenza dell’esemplare
II, [28], 392 [i.e. 396], II' (completo, inclusi i fogli non numerati). Legatura ottocentesca in piatti rivestiti di cuoio. Sulla costola, in alto, adesivo in simil-cuoio con titolo dorato: «DANTE / 1578»; in basso adesivo bianco con collocazione attuale: «A100:1774».
Segnature, ex-libris e note di possesso
- f. Ir, in alto a destra, annotazione moderna a matita: «6. Mortimer 148 / (Rampazetto 1578)»;
- f. IIr, in alto a destra, nota a penna poco leggibile: «1056» (?); stessa carta, nota moderna a penna: «Francis Ellis. – no 2069 / L D Im (?)»;
- f. a1r ([1]r), a destra del ritratto di Dante sul frontespizio, nota a penna forse settecentesca: «Grontart»; in alto a sinistra, a matita, collocazione attuale: «A100/1774»;
- Controguardia posteriore, in alto, annotazione moderna a matita: «4-Vetr. 2.P.5 / 86 fess».
Annotazioni manoscritte
Nei canti I-IX (ff. 5r-56v) sono presenti piccole postille antiche, scritte a penna con inchiostro marrone, in molti casi spostate verso i margini a causa della rifilatura che ha troncato gli incipit di alcune glosse. Alcuni esempi:
- f. 5r (Inf. I 45, «La vista che m'apparue d'un leone») → «Ambitione»;
- f. 5v (Inf. I 45, «Et una lupa…») → «Auaritia»;
- f. 6r (Inf. I 67, «Risposemi; non huomo, huomo già fui») → «Virgilio»;
- f. 8r (commento Landino: «Possiamo ancor dire che l'auaritia procede dall'inferno») → «Auaritia procede dall'inferno»; stessa carta: «Auaritia nasce da Invidia»;
- f. 15r (Inf. I 94, «Donna è gentil nel Ciel…») → «Gentile»;
- f. 18v → «<Cit>ta» (quasi illeggibile);
- f. 21r (Inf. III 71) → «fiumi de l'inf<erno>»; f. 21v (Inf. III 83) → «<Ch>aron»;
- f. 33r → «Luxuria»; «Semiramis»; f. 33v → «Didone»; f. 34v → «<Co>lombe»; f. 36v → «<Cer>bero»; f. 37r → «Profano»; f. 38r → «Ciacco»; f. 40v → «<Sa>turno et / <qua>ttro figliuoli», infra «<Pl>utone»; f. 42r → «Cariddi»; f. 44r → «fortuna»; f. 47r → «Ira», infra «Accidia»; f. 54v → «<Fu>rie»; f. 55v → «<Me>dusa»; f. 56v → «<ue>nto impet-/<uoso>».
Le informazioni qui riportate sono tratte da: Lorenzo Amato, La "Dante Collection": le più antiche edizioni dantesche possedute dalla General Library dell'Università di Tokyo, in «Rivista di Studi Danteschi», XXIV, (2024), 1, pp. 79-112.