Manga
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Contenuti
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Physical ObjectViolence JackViolence Jack è un manga post-apocalittico di Gō Nagai, serializzato a più riprese tra il 1973 e il 1990 e pubblicato in Giappone in 45 tankōbon. In epoche successive Nagai riprende il personaggio con la serie Shin Violence Jack (2005–2008), conclusasi in due volumi, e più recentemente si sono avvicendate altre opere collegate, come Violence Jack 20XX (2021–2022). Ambientato in un Giappone devastato dal terremoto del Kantō del 1923, l’opera narra le vicende di Jack, un colosso silenzioso emerso dalle macerie, che indirizza la sua violenza verso bande di predoni e tiranni in difesa dei più deboli, incarnando una figura di vendetta crudele ma dotata di una propria, disturbante giustizia. Il manga è riconosciuto come archetipo del genere post-apocalittico nel fumetto e nell’animazione giapponese, evocando un contesto di desolazione, anarchia e violenze brutali. In Violence Jack, Gō Nagai riprende la figura di Ryō Utsugi-Dante di Mao Dante, ma la trasfigura profondamente privandola della sua natura demoniaca ma non della dimensione infernale. Il Dante di Violence Jack è il feroce leader degli Hell's Wind, una gang di motociclisti senza scrupoli che si abbandona a efferatezze inaudite. A differenza del protagonista moralmente ambiguo di Mao Dante, qui Dante è un puro agente di brutalità che gode nel tormentare i più deboli, mosso da un sadismo privo di qualsiasi giustificazione ideologica. I suoi seguaci lo temono e lo venerano come una divinità nera, abbandonando ogni residuo di umanità e trasformandosi in predatori violenti. L’unico richiamo visivo al Re Demone di Mao Dante è la sagoma disegnata sul suo casco, mentre il suo volto resta perennemente celato, mai rivelato nemmeno al momento della morte. Questo occultamento del viso lo spoglia simbolicamente della sua identità umana, rendendolo di fatto inafferrabile e facendone il tramite di una forza superiore e oscura.
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Physical ObjectMao DanteMao Dante è un manga horror ideato da Gō Nagai nel 1971. Considerato il precursore diretto di Devilman, tale lavoro fu pubblicato inizialmente sulla rivista Bokura Magazine ed è attualmente rimasto incompiuto. Gō Nagai ha dichiarato di essersi ispirato alle illustrazioni di Gustave Doré per la Divina Commedia, in particolare per l’atmosfera infernale che caratterizza la storia. La trama del manga ruota attorno a Ryō Utsugi, uno studente perseguitato da incubi in cui si trasforma in un mostro. Dopo essere stato coinvolto con sua sorella Saori in un rituale occulto, Ryō scopre un luogo misterioso sotto la loro casa che lo trasporta sull’Himalaya, dove libera un antico demone di nome Dante. Ryō viene posseduto da Dante e perde il controllo, iniziando a distruggere il Giappone. La storia esplora il conflitto tra il fanatismo religioso della Confraternita di Dio e i seguaci dei demoni, mettendo in discussione la vera origine del bene e del male. Il Re Demone è imprigionato nei ghiacci, proprio come Satana in Inf. XXXIV. Lo stesso Nagai ha dichiarato di essere rimasto profondamente colpito da questa immagine, che influenzò non solo Mao Dante, ma anche il successivo Devilman. Contrariamente al poema dantesco, il Cocito in Mao Dante è tuttavia reinterpretato in chiave fantascientifico-horror: il Re Demone è incarcerato in una gigantesca sala macchine nascosta tra i ghiacci dell’Himalaya. Nel manga è presente poi un riferimento più sottile alla Commedia, legato al personaggio di Ryō Utsugi, incarnazione moderna del demone Dante che riacquista progressivamente memoria e consapevolezza della propria identità. Nagai capovolge il percorso dantesco: Ryō inizia la sua vicenda in uno stato di caos e distruzione – devastando l’intero Giappone, come farà Koji Kabuto in Mazinger Z e MazinSaga – ma, successivamente, recupera il controllo di sé e arriva a rifiutare la propria natura demoniaca. La svolta avviene incontrando Medusa, figura che assume un ruolo analogo a quello di Beatrice: è lei a risvegliare in Ryō i ricordi perduti e a guidarlo in un viaggio tra i demoni, alla scoperta della loro vera origine. Si tratta però di un percorso di rivelazione non verso Dio, ma contro Dio, accusato di essere la causa dell’ingiustizia subita dai demoni. Questo rovesciamento rappresenta il cuore della riscrittura di Nagai: mentre il viator Dante trova Dio, Ryō-Dante sceglie di opporvisi. Anche sul piano visivo, Nagai riprende motivi iconografici danteschi, con particolare riferimento alle illustrazioni di Gustave Doré, anche se meno calcate rispetto a quanto avverrà con Dante Shinkyoku. Un esempio lo si ha quando, durante il viaggio mentale tra i ricordi, Ryō e Medusa fluttuano nello spazio, stretti l’uno all’altra, evocando l’ascesa di Dante e Beatrice attraverso i cieli del Paradiso. L’influenza della Divina Commedia si riconosce anche nello stile dei demoni: i primi mostri che compaiono in Mao Dante – dotati di ali membranose, corna e ghigni zannuti – richiamano l’iconografia cristiana e nuovamente le illustrazioni di Doré. Solo in seguito, in opere come Devilman, Nagai svilupperà una rappresentazione più ibrida e originale. Va infine ricordata una chiara allusione autobiografica dell’autore. Durante la distruzione di Tokyo, un ufficiale osserva Mao Dante e afferma di aver già visto quel mostro in un poema illustrato per bambini. Ciò rievoca un ricordo d'infanzia dello stesso Nagai alludendo a un adattamento in prosa di natura compilativa del poema di Dante con le raffigurazioni di Doré (Dante no Shinkyoku monogatari del 1948 a cura di Michio Ōno, edito da Chuō Shuppansha) che è stato letto dal mangaka in giovane età e che testimonia quanto profondamente la Divina Commedia ne abbia influenzato l'immaginazione artistica.
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Physical ObjectAkiraAkira è un manga cyberpunk post-apocalittico di Katsuhiro Ōtomo, pubblicato tra il 1982 e il 1990 in sei volumi per un totale di circa 2.200 pagine. Ambientato nella Neo-Tokyo del 2019, racconta la storia di Kaneda e del suo amico Tetsuo, che acquisisce poteri psichici distruttivi. La trama affronta temi profondi come alienazione, corruzione e identità, con uno stile grafico realistico e dettagliato. Il manga ha avuto un notevole successo commerciale ed è stato premiato con riconoscimenti prestigiosi come il Kodansha Manga Award. Considerato una pietra miliare del genere cyberpunk, Akira ha avuto un impatto decisivo nella diffusione dei manga e degli anime fuori dal Giappone. Nel primo volume dell'opera viene riportato il verso conclusivo dell'incisione sulla porta infernale (Inf. III, 9), qui risemantizzato come avvertimento parodico all'ingresso del bar frequentato dai teppisti protagonisti del manga.
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Interactive ResourceSaint Seiya - I Cavalieri dello zodiacoSaint Seiya, noto in Italia come I Cavalieri dello Zodiaco, è uno dei franchise giapponesi più iconici, creato da Masami Kurumada e pubblicato per la prima volta come manga nel 1986. Nel corso degli anni, il franchise si è espanso in un vasto media mix che include manga, anime, film, videogiochi, light novel e merchandising.